Andrisani Michele


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Biografia

MICHELE ANDRISANI è nato a Montescaglioso (MT), città in cui tuttora vive e lavora .
La famiglia, di origine contadine, lo indirizza a frequentare la bottega di un sarto del paese contemporaneamente ai primi anni di scuola elementare ed è sin dall'adolescenza che mostra una forte passione per la pittura. Dopo la licenza media inferiore, Michele, già dall'infanzia di carattere forte e testardo, obbliga i genitori a iscriverlo all'Istituto d'Arte di Bari.
Già in possesso di buon livello in alcune tecniche pittoriche (tempera-olio), il ragazzo dipinge instancabilmente copiando da stampe di opere di Grandi Maestri, dal '500 ai contemporanei (Caravaggio-Constable-Van Gogh-F. Palizzi-Fattori-ecc.) e i docenti apprezzano con soddisfazione le capacità dell'allievo (Proff. F. Spizzico, B. Gallo-Maresca, V. Stifano) tanto da vederlo con loro nel Catalogo Arte Italiana Contemporanea, Ed. La Ginestra - Firenze.
Vive attivamente la vita culturale della città, dalle inaugurazioni delle mostre nelle varie gallerie alle prime cinematografiche, sua altra grande passione (il neorealismo italiano e il film storico).
Il '68 (anno della Contestazione Studentesca) lo vede partecipare attivamente alle sfilate e all'occupazione dell'Istituto e in quel clima si inclina alla lettura di Sartre, Prevert, Pasolini ecc.
Nel 1971 entra all'Accademia di Belle Arti, sempre a Bari, dove fa uno studio specifico sulla ricerca dei volumi, evidenziando l'essenziale delle forme attraverso la linea e, contemporaneamente, in maniera personale, intraprende e sviluppa le tematiche sociali in pittura, che vedrà suo sostenitore il docente di Pittura M. De Palma (contro natura, 1971-quelli che vanno, 1972-ecc.).
Conseguito il titolo dell'Accademia delle Belle Arti rimane ancora un anno a Bari a frequentare il corso per l'insegnamento di Disegno e Storia dell'Arte, che, dopo averlo completato con esito positivo nel 1976, rientra a vivere in provincia chiudendosi in se a causa di una crisi esistenziale.
Passano cinque anni di completo abbandono della pittura e, in questo periodo, inizia la sua carriera scolastica come Docente di Disegno e Storia dell'Arte.
In questo tempo così lungo non fa altro che domandarsi e ricercare una risposta al perché degli uomini sono "malati" e altri che rincorrono la "malattia". Le tante risposte che si hanno diventano humus per il suo animo creativo e in maniera irruenta ricomincia a dipingere e a creare soggetti che, purtroppo, sono sempre attuali (contro natura, 1981-vivere, 1982-l'eroinomane, 1982-ecc.).
Aumenta il sentimento di esclusione che egli cerca di colmare interessandosi alle problematiche dell'io e sui perché della vita (ricercare la propria identità, 1984-incubo nel sogno dell'esistere, 1985).
Legge la Bibbia e il Vangelo, ma il persistere di quel profondo ateismo in lui, lo porta a immergersi nelle pagine dei Vangeli Apocrifi, per ricercare risposte a domande di continuo assillo (fantasia riflessa nello specchio, 1984-natura morta (angolo della soffitta), 1990-crisi e miti, 1990).
Incomincia a partecipare alle mostre collettive nazionali e a presentarsi sul territorio anche con mostre personali dalle quali avverte che il pubblico rimane sempre più scosso, ma emotivamente è attratto dal suo linguaggio pittorico fatto di forte realismo figurativo (l'incubo del tempo, 1992-la poesia della vita, 1994-girasoli, 1995-il quadro dell'artista, 1996).
Su richiesta di passaggio di cattedra, fatta a malincuore per l'attaccamento all'insegnamento per la Storia dell'Arte, nel 1990 ottiene la titolarità di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico di Matera.
Sino ad oggi la sua vita è stata seguita da momenti travagliati e a volte difficili, ma l'animo dell'artista instancabilmente continua ad affidarsi all'arte perché esso ritiene essere l'unica vera amica della vita (estasi, 1998-al primo sole di primavera, 1999-la dolce attesa, 2000-essere liberi, 2003).


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